Bersani Uomo d’azione

Non è raro il caso che al progettare in grande si accompagni una capacità di azione inadeguata. Non così per Bersani, uomo instancabile, sempre alla ricerca di nuovi spazi operativi perché l’azione di riscatto degli ultimi potesse andare a buon fine, sempre fedele alla sua vocazione per la quale la parola non valeva nulla se non accompagnata da un’azione efficace. Il pensiero e l’azione costituivano per lui un binomio inscindibile. Sono concordi le testimonianze che lo vedono come protagonista instancabile dello sviluppo concreto della cooperazione agricola sulla quale Bersani aveva puntato per il riscatto della povera gente dei campi, in condizioni di vita spesso drammatiche ed anche in molti casi in uno stato di vera e propria sudditanza. Era ancora viva in lui – e non la dimenticherà mai – l’esperienza positiva delle Partecipanze Agrarie da cui proveniva la madre.

Ma non bastava presidiare la fase costitutiva della cooperativa. Bersani continuava ad essere vigile e presente anche nella fase operativa vera e propria, per risolvere gli immancabili problemi in itinere, evitare errori ed incoraggiare i soci nei momenti difficili, aiutando a superarli, spesso anche con sussidi economici personali. Questo era il suo modo di fare e tale rimase sempre. Anche quando il suo era diventato un nome affermato sulla scena mondiale, ed il suo tempo sempre più prezioso, non dimenticò mai la parte operativa, perché la cosa più importante rimaneva la positiva fioritura del progetto e la sua stabilità nel tempo.

Così fece anche nel settore della Cooperazione Internazionale con i paesi poveri a partire dall’Africa post-coloniale. Come già ricordato, nel 1972 aveva fondato il CEFA di cui in un primo periodo assunse personalmente la presidenza. Si aprì col CEFA una stagione feconda di iniziative di cui Bersani mai smise di occuparsi consigliando, dando suggerimenti, facilitandone l’inserimento nei paesi con cui aveva avuto modo di entrare in relazione nel suo ruolo europeo ed infine mai facendo mancare la sua attività di propulsione e controllo sul campo.

Ancora sorprende vedere le foto di Bersani, già in età avanzata, in maniche di camicia accanto a squadre di collaboratori locali bianchi e neri, vere e proprie testimonianze di determinazione per il compimento dell’opera avviata. In quelle visite – ci dicono testimoni oculari – Bersani si mostrava davvero infaticabile, raggiungendo luoghi impervi e interessandosi a fondo dei problemi e degli eventuali ostacoli al buon andamento dei lavori, valutando insieme ai locali prospettive ed aspetti nuovi che emergessero da quelle realtà e di tutto prendeva nota nei suoi celebri “fogliettini”, perché nessun suggerimento andasse perduto, come spesso succede in tal genere di visite.