Bersani Uomo di relazione

Bersani poneva nelle relazioni umane il centro di ogni progetto e lo faceva sulla base della convinzione che la relazione interpersonale con tutti i protagonisti di un processo operativo, ad ogni livello, grande o piccolo che fosse, era condizione necessaria per la sua buona riuscita. L’uomo era sempre visto al centro di ogni processo. In questo Bersani ha aperto la strada verso un nuovo umanesimo, tanto che nel suo anno centenario il convegno celebrativo ha avuto proprio questo titolo: ” Per un nuovo umanesimo: la testimonianza di Giovanni Bersani “.

Nel concreto, questa attitudine ha portato Bersani a circondarsi di una schiera numerosissima di amici e conoscenti, cosa che spesso ha facilitato il successo delle imprese e che comunque ha creato attorno a lui un alone di fiducia ed uno stato d’animo di grande empatia. C’è chi ancora ricorda quando, nei primi anni del dopoguerra, si dedicò alla promozione dell’idea cooperativa tra i mezzadri e i braccianti della campagna bolognese. Si trattava di convincerli –come ebbe a dire lui stesso – a vendere i loro prodotti e non le loro persone”. Si dedicò a riunioni infinite, spesso nelle nebbie fittissime della “bassa”, a volte solo con poche persone, a spiegare i vantaggi morali e materiali della costruenda cooperativa, che avrebbe segnato la fine della sottomissione e della miseria. Una sorta di Missionario laico – come qualcuno l’ha definito – impegnato in una specie di lunga e paziente catechesi del riscatto personale, così diversa dall’allora imperante messaggio collettivista comunista.

Anche nel ruolo europeo di Presidente della Assemblea CEE-ACP, Bersani mise al centro della sua azione il rapporto personale con i vari Capi di Stato e di Governo dei Paesi del sud del mondo, al punto che spesso divenne l’interlocutore privilegiato per risolvere situazioni difficili al loro interno o delicate situazioni di conflitto pregiudizievoli per la stessa pace. Quante visite promosse, quante conferenze partecipate: ogni occasione era colta per sviluppare un rapporto che si sarebbe rivelato in seguito fecondo di risultati positivi proprio in virtù della fiducia generale di cui Bersani godeva. Tutto ciò pose Bersani al centro di un universo vastissimo di rapporti e conoscenze dirette che ha dato sempre anima alle iniziative da lui intraprese, spesso facilitandone il successo, ed ha creato attorno a lui una popolarità enorme, davvero senza confini.

Lo stesso Premio Africa a lui conferito dai Capi di Stato africani nel 1980 per i grandi meriti acquisiti nei confronti dei loro paesi, unico italiano ed ultimo tra gli europei a riceverlo ne è una eloquente dimostrazione.